Ieri giovedì 3 agosto in Sardegna è ufficialmente iniziata la campagna del pomodoro CASAR 2023. E’ questo sicuramente il momento più atteso dell’anno: nell’arco di poco più di un mese vedrà impegnati quasi 1000 addetti tra lavoro nei campi, trasporti e logistica e i dipendenti della Casar, l’unica azienda sarda di trasformazione del pomodoro da industria.
Sono più di 30 le aziende agricole conferitrici con circa 500 addetti impegnati nei campi per la raccolta. A questi si aggiungono almeno 300 operai stagionali assunti dalla Casar per la lavorazione e confezionamento del pomodoro.
La raccolta in Sardegna si concluderà nella prima decade di settembre.
Tutti i pomodori prodotti dalla CASAR sono lavorati freschi entro 15 ore dalla raccolta che avviene esclusivamente nei campi dell’Oristanese e del Medio Campidano, da lì i frutti vengono conferiti esclusivamente nello stabilimento di Serramanna dove sono, selezionati, lavorati e confezionati.
I pomodori Casar sono coltivati secondo un rigido disciplinare di produzione integrata che limita l’uso dei prodotti fitosanitari. Per un monitoraggio dei residui fitosanitari ancora più approfondito, sì è stipulata una convenzione con l’Università di Cagliari per effettuare uno studio sull’assenza di residui da agro farmaci nella materia prima.
I prodotti CASAR si distinguono dal resto della produzione italiana grazie alla specificità dei campi della Sardegna e grazie alle attente pratiche colturali poste in atto dagli agricoltori in collaborazione con i tecnici della CASAR.
Per questo i clienti riconoscono e apprezzano i prodotti CASAR, sardi al 100%.
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